Il progetto, della durata di due anni, si propone di aumentare l’alfabetizzazione mediatica – vale a dire la capacità di verificare e interpretare le informazioni che si trovano su internet e sui social – tra una trentina di ragazzi e ragazze liguri dai 15 ai 20 anni attraverso attività extracurricolari pomeridiane. 

Nei prossimi mesi, un pool di giornalisti, lavorerà a fianco di studenti e insegnanti riproducendo il modello operativo della redazione giornalistica per produrre alcuni notiziari scolastici e lavorando su: analisi e selezione degli argomenti, verifica delle fonti, corretta veicolazione delle informazioni, produzione dei contenuti da pubblicare (articoli, servizi radio e video, interviste, approfondimenti, ecc.)

I giovani partecipanti al progetto apprenderanno tecniche per riconoscere e contrastare le fake news. Questo percorso permetterà loro di sviluppare l’alfabetizzazione mediatica, il pensiero critico e le competenze necessarie per valutare e utilizzare le informazioni da cui siamo costantemente bombardati, diventando così cittadini più informati e consapevoli.

Il progetto ha anche l’ambizione di lanciare la proposta di inserire l’alfabetizzazione mediatica nella formazione scolastica. Nella primavera del 2026, verrà organizzato un seminario conclusivo per presentare il lavoro svolto dei 24 mesi del progetto e attivare il dibattito sui possibili passi per arrivare ad inserire l’alfabetizzazione mediatica nei programmi scolastici, come avviene in altri Paesi europei.